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I test distruggono lo studente
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- Pubblicato Domenica, 10 Settembre 2017 10:31
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Per molti studenti il test è una forma di tortura emotiva e mentale.
Qual è il fattore che stressa in un test? La paura! Più si ha paura durante un test, peggio si farà. E’ risaputo che si scappa dalle cose di cui si ha paura. Avete mai visto qualcuno scappare via da un ragno o da un serpente? E dato che uno studente non può fisicamente scappare dalla classe quando l’insegnante consegna i test, allora semplicemente se ne allontana mentalmente.
C’è un altro aspetto negativo nei test? Si, quando il test viene usato per mettere a confronto uno studente con un altro. Naturalmente mettere a confronto ha una sua importante funzione, ma l’istruzione non ha a che fare con il mettere a confronto, soprattutto con il mettere a confronto gli studenti tale da porli uno contro l’altro. L’istruzione ha a che fare con imparare cose nuove e nuovi modi per fare le cose. Per uno studente è fondamentale porre degli obiettivi, lavorare con essi e orientarlo in direzione delle sue mete aiutandolo a migliorare le proprie abilità nel raggiungerle.
Quale scopo si propone la maggior parte dei test? Molti test vengono usati per vedere se uno studente ha trattenuto le nozioni che l’insegnante ha insegnato sufficientemente bene da essere in grado di rigurgitarli sul foglio del test. In tali casi lo studente è valutato nella sua abilità di memorizzazione delle informazioni. Se ottiene il 90% o più di risposte corrette allora viene considerato bravo, se ottiene meno del 70% allora è considerato stupido.
Ancora più vergognosi sono gli esami di stato o di concorso dove chi compila i test decide che cosa i test dovrebbero suggerire alle insegnanti in merito a ciò che dovrebbero insegnare. Ma purtroppo il Signor TestMaker potrebbe non incontrare gli stessi obiettivi dell’insegnamento fatto dall’ insegnante.
L’insegnante, dal canto suo ha un modo per infondere entusiasmo nei suoi studenti, vale a dire insegnare le nozioni di un argomento che lui/lei trovano più piacevoli. Quando arriva un altro insegnante e inizia a fare test su argomenti o libri di testo che non sono stati studiati, non fa altro che smorzare l’entusiasmo dello studente.
Molti educatori poi sostengono che “il loro modo” (quello di sottoporre continuamente a test) è “il solo modo”. Ciò potrebbe essere tanto divertente quanto il Cappellaio Matto in Alice nel Paese delle Meraviglie. Ad ogni modo quando si passa da “amare” un soggetto a “indifferenza” e addirittura “odiare” allora la faccenda non è per niente divertente: è tragica!
Significa che dobbiamo attivare un movimento per la liberazione degli studenti dai ceppi del test?
Non esattamente! Quando andiamo a cercare la parola “test” in un thesaurus, la faccenda non è nemmeno vagamente scoraggiante. Si ha “esaminare” “sperimentare” “indagare” “verificare” “analizzare” e “accertare”.
Origine:
Dall'ingl. test ‘saggio reattivo’, dal fr. antico test ‘vaso’ (usato dagli alchimisti per saggiare l'oro), dal lat. testum ‘testo, vaso’ •1895.
Notate gli spunti in termini di aiuto in questa parola? Quando un test viene usato con lo scopo di accertare che uno studente abbia raggiunto un determinato livello di conoscenza allora il test assume un significato completamente nuovo. In questo senso diventerebbe un sistema per scoprire i punti deboli e i punti di forza dello studente ed aiutare lo studente a superare le lacune usando i suoi punti di forza. Ma anche qui c’è una considerazione da fare: se fate un test ad uno studente nuovo accertatevi che sia d’accordo e volonteroso di farlo. Accordo, volontà e attenzione sono necessari per ottenere un test accurato. Un buon test deve costituire un’azione di cooperazione gratificante per lo studente. Un buon test deve anche chiedere allo studente che cosa gli piace del suo studio e che cosa vorrebbe imparare. Non dovrebbe mai penalizzarlo per il fatto che vi da la sua opinione o se vi dice come è arrivato ad una determinata conclusione, piuttosto dovrebbe essere ringraziato per la sua incredibile capacità di aver pensato con la sua testa.
Mantieniti calmo, lo supererai!
Originale inglese: by Carlynn McCormick – Applied Scholastics Online